Davanti la Villa si apre un infinito cortile sul quale si affacciano altre costruzioni: la "vinsantaia", l'ingresso della cantina, la sala degustazione.
La "vinsantaia" è un immenso salone del diciottesimo secolo disadorno che si poggia sulle volte della sottostante cantina storica, su questo pavimento si tendono le stuoie che sorreggono i grappoli in appassimento. Le ampie finestre mostrano le cime dei monti. Lo spettacolo è sublime.
La labirintica cantina sottostante racconta in ogni suo angolo il trascorrere del tempo, un percorso che è un susseguirsi di bottaie e di passaggi, fino a giungere nella sala dove riposano le bottiglie storiche.
Quelle bottiglie, quelle etichette rappresentano qualcosa che emoziona. Una visione romantica può suggerire che l'apertura di una di quelle bottiglie per un attimo ci regalerà un pò di aria dell'anno in cui sono state chiuse. Se fosse vero sarebbe una magia, ma lascia senza parole solo pensarlo! L'occhio scorre sulle semplici scritte che indicano gli anni. Ecco lì il 1925, più in là la lunga serie degli anni Trenta e via via a salire. Il cancello di ferro che le protegge è un utile appiglio per sostenerci alla vista di tutto questo!
Nel raccolto salotto in villa, il Conte Ugo Contini Bonacossi, con accanto la moglie Lisa e la nipote Serena, racconta la storia di questa azienda che è la storia della sua famiglia.
Una storia molto più breve di quella di Capezzana come luogo, che già viene ricordata in un documento dell'804 esposto in una sala della villa, ma decisamente affascinante.
Il Conte Alessandro Contini Bonacossi, nonno di Ugo, visse a lungo in Spagna fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del secolo scorso, con la moglie Vittoria e i figli Augusto Alessandro e Vittorina, che nacquero in quella terra.
Il Conte era un appassionato di filatelia e si avvide che c'era un vuoto nella raccolta filatelica: mancavano tutti i francobolli dell'America del Sud.
Con la moglie partì per un lungo viaggio oltreoceano per completare la raccolta e di fatto ottenne il monopolio di quei francobolli.
Questa circostanza gli diede agio adeguato per poter coltivare l'altra sua passione, quella per i quadri.
Iniziò in quell'epoca a comprare i grandi quadri spagnoli, come quelli di Bartolomé Esteban Murillo, di Francisco de Zurbaràn e di Domenico Theotokopoulos detto El Greco. Di fatto faceva il mercante collezionista tenendo per sè solo le cose che lo interessavano di più.
La sua sarebbe divenuta una delle più grandi collezioni private di dipinti, sculture, mobili e ceramiche.
La parte più importante della collezione fu donata più tardi dai figli di Alessandro, Augusto Alessandro e Vittorina, allo Stato italiano e viene conservata in dieci sale degli Uffizi a Firenze.
Il Conte Alessandro lasciò la Spagna negli anni Venti per tornare in Italia con la famiglia e si stabilì dapprima a Roma e poi, su pressione della moglie, approdò in Toscana dove acquistò la proprietà di Capezzana e altre due aziende che successivamente, ereditate da un altro ramo della famiglia, vennero vendute.
La iniziale proprietà trovò successivamente l'attuale assetto con l'acquisizione dal marchese Aman Niccolini di due fattorie "Trefiano" e "Poggetto", che ora sono parte della Tenuta di Capezzana.
Il giovane Ugo dopo la guerra e con una laurea in agraria faticò non poco a entrare in una azienda che aveva la struttura rigida della organizzazione mezzadrile. Ogni proprosta tecnica innovativa era oggetto di interminabili discussioni con tutti gli attori della azienda: il padre, il fattore, i contadini, tutti dovevano dare il proprio assenso. Una impresa faticosa e per lo più inutile. Ugo, dopo una interessante attività di progettazione di piccoli invasi per la raccolta dell'acqua piovana invernale nelle vallette a fini di irrigazione, idea che portò dappertutto nel mondo, dall'Italia al nord Africa, in Grecia, in America del sud, qualcosa anche nell'Africa nera, cominciò finalmente ad affiancare il padre, ormai avanti negli anni, nella gestione aziendale. La fine della mezzadria gli consentì poco dopo di dare alla Tenuta l'impronta imprenditoriale desiderata.
Sorride il Conte Ugo nel ricordare e posa lo sguardo sul grande dipinto che troneggia sulla parete del salotto, una splendida Natura morta di Giovan Battista Ruoppolo, pittore napoletano del Seicento. Poi conclude: " Io mi sono appassionato a questa azienda perchè questa zona ha delle caratteristiche naturali eccezionali che assicura longevità ai vini. Questa è una zona che dà dei tannini che non sono duri non sono amari, ma sono abbondanti. La spina dorsale del vino è quella. Un Carmignano che è in botte da un anno, e che ancora non si chiama Carmignano, è già piacevole, mentre un Brunello di un anno non è ancora piacevole, uno non direbbe che questo è un vino di lunga conservazione e invece abbiamo vini molto vecchi che sono ancora vivi, non sono solo una curiosità, ma sono vivi! Sin da quando la mia famiglia ha comprato ha iniziato a mettere da parte le bottiglie, noi andiamo davvero indietro nel tempo, le più vecchie hanno quasi la mia età, io sono del 1921 le prime bottiglie sono del 1925!"
E riescono ancora a regalare emozioni!!!
Un ultimo sguardo alla terrazza nel retro della villa, con una superba vista sulla valle, ingentilita da un roseto curato con passione dalla Contessa Lisa. Una infinità di boccioli in attesa di aprirsi al sole che lasciano immaginare l'esplosione di colori e di profumi che avverrà fra pochi giorni!
Il Conte Ugo non cura la gestione quotidiana della Tenuta, ha delegato tutto ai suoi figli e nipoti, ma non fa mancare il suo parere e la sua presenza è di stimolo e di serenità per tutta l'azienda.
I figli del Conte Ugo, Benedetta, Vittorio, Beatrice e Filippo si sono così suddivisi i compiti in azienda: Benedetta ha la direzione della cantina, Vittorio quella della campagna, affiancato dai figli Ugo e Gaddo; Beatrice cura il settore marketing e commerciale coadiuvata dai nipoti Serena e Leone; Filippo si occupa invece del settore finanziario e della produzione dell'olio.
I VINI
BARCO REALE
Il Barco Reale prende il nome dalla proprietà medicea del 16.mo secolo. I Medici avevano le loro residenze estive a Carmignano e queste erano circondate da un muro, il Barco Reale, lungo 30 miglia e alto 3 metri! Nel 1984 Conte Ugo decise di fare un Carmignano giovane con questo nome.
VARIETA':
70% Sangiovese, 15% Cabernet Sauvignon, 5% Cabernet Franc e 10% Canaiolo
VENDEMMIA:
Sangiovese primi di ottobre , Canaiolo fine settembre, Cabernet seconda settimana di ottobre
VINIFICAZIONE:
vasche di acciaio: 7 giorni di fermentazione alcolica seguiti da altri 8 di macerazione con le bucce prima della svinatura, a temperatura di 26/28°C. Anche la fermentazione malolattica è svolta in acciaio.
AFFINAMENTO:
botti di Allier da hl 25 per 12 mesi, bottiglia per circa 3 mesi
DEGUSTAZIONE:
Rosso rubino violaceo cupo ed intenso con tonalità rosso rubino. Al naso si presenta dolce ampio, fine molto intenso e fruttato, con lievi note di rovere. Al gusto è morbido, voluminoso, largo con tannino dolce a media densità in grande equilibrio all’acidità. Retrogusto fruttato dolce e persistente.
ABBINAMENTI:
Si accompagna ai primi piatti in genere, alle carni bianche e rosse.
TEMPERATURA DI SERVIZIO:
18°- 19° C
VILLA DI CAPEZZANA
E' il vino più rappresentativo del territorio del Carmignano. Le bottiglie sono state mantenute, fin dalla prima annata, il 1925, con la cura del collezionista d'arte. E' l'immagine di Capezzana, con lo stemma di famiglia in etichetta.
VARIETA':
80% Sangiovese, 20% Cabernet Sauvignon
VENDEMMIA:
Sangiovese seconda metà di settembre, Cabernet primi di ottobre
VINIFICAZIONE:
vasche di acciaio: 7 giorni di fermentazione alcolica seguiti da altri 13 di macerazione con le bucce prima della svinatura, a temperatura di 26/28°C. Fermentazione malolattica in tonneaux di rovere francese.
AFFINAMENTO:
tonneaux per almeno 12 mesi, bottiglia per almeno 12 mesi
DEGUSTAZIONE:
Rubino profondo, molto intenso con accenni violacei. Al naso è elegante, con nota alcolica, dolce, speziata, ben amalgamata al frutto maturo; amarena e lampone. In bocca morbido, avvolgente, con tannini morbidi e buon corpo. Presente è l’acidità, ma ben bilanciata dalla ricchezza tannica. Finale lungo, con retrogusto che tende alla liquirizia dolce.
ABBINAMENTI:
Si accompagna a tutte le carni in genere ed ai formaggi
TEMPERATURA DI SERVIZIO:
18°- 19° C
TREFIANO
E' l'altro Carmignano di Capezzana, particolarmente elegante. Con l'annata 2007 è diventato Riserva. E' un cru che viene da una vigna di 5 ettari intorno alla Villa rinascimentale di Trefiano, a metà strada tra Seano e Carmignano.
VARIETA': 80% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon, 10% Canaiolo
VENDEMMIA: Sangiovese e Canaiolo seconda metà di settembre, Cabernet prima settimana di ottobre
VINIFICAZIONE: vasche di acciaio: 7 giorni di fermentazione alcolica seguiti da altri 13 di macerazione con le bucce prima della svinatura, a temperatura di 26/28°C. Fermentazione malolattica in tonneaux di rovere francese.
AFFINAMENTO: tonneaux per15 mesi, bottiglia per almeno 18 mesi
DEGUSTAZIONE: Rosso rubino, violaceo intenso con lievi tonalità granate. Al naso è ampio, elegante, fine, persistente, fruttato con note dolci e speziate. In bocca è morbido, strutturato, grasso quasi opulento, con tannino a trama densa. Acidità in equilibrio alla struttura ed al volume del vino. Retrogusto lungo e persistente con note fruttate di piccoli frutti rossi sposate alle spezie. Ottima la dimensione aromatica
ABBINAMENTI: Si accompagna a tutte le carni in genere ed ai formaggi
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18°- 19° C
GHIAIE DELLA FURBA
E' il super tuscans della Tenuta Capezzana, è uno dei primi a nascere nel 1979 da una idea del Conte Ugo e del figlio Vittorio. Uvaggio bordolese. All'inizio venne fatto in pari quote con Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Merlot. Poi nel tempo fu aumentato il Cabernet Sauvignon e tolto il Cabernet Franc. Dal 1998 si è aggiunto il Syrah proveniente da una piccola vigna impiantata nel 1992.
VARIETA': 50% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot, 30% Syrah
VENDEMMIA: Merlot a inizio settembre, Syrah a metà settembre e Cabernet Sauvignon a metà di ottobre
VINIFICAZIONE: vasche di acciaio: 7 giorni di fermentazione alcolica seguiti da altri 13 di macerazione con le bucce prima della svinatura, a temperatura di 26/28°C. Fermentazione malolattica in barriques.
AFFINAMENTO: barriques per 18 mesi, bottiglia per oltre 18 mesi
DEGUSTAZIONE: Rosso rubino molto intenso quasi impenetrabile. Al naso è ampio, complesso, elegante, fine, dolce, fruttato con note speziate intense. In bocca è morbido, strutturato, di grande volume, opulento, con tannino a trama densa e dolce. Acidità in equilibrio alla struttura, al grasso ed alla densità del vino. Retrogusto lungo, persistente, fruttato con sensazioni gustative di piccoli frutti rossi del sottobosco sposate a note speziate intense e complesse.
ABBINAMENTI: Si accompagna a tutte le carni in genere ed ai formaggi
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18°- 19° C
CAPEZZANA 804
Il Capezzana 804, di uvaggio Syrah in purezza, è stato creato nel 2004 dalla famiglia Contini Bonacossi per ricordare i 12 secoli di storia di produzione vinicola in Capezzana, come documentato in una pergamena dell’804 ritrovata dalla figlia, dei Conti Ugo e Lisa, Sandra nell’archivio di Stato di Firenze.
Il Capezzana 804 rappresenta quindi una parentesi unica e importante nell’evoluzione delle vendemmie storiche di Capezzana, é uscito nel dicembre 2007 in un limitatissimo numero di bottiglie: 3.800 bordolesi da 0.75 e 1.040 magnum da 1,5 litri.
VARIETA': Syrah in purezza
VENDEMMIA: a metà settembre
VINIFICAZIONE: vasche di acciaio: 7 giorni di fermentazione alcolica seguiti da altri 13 di macerazione con le bucce prima della svinatura, a temperatura di 26/28°C. Fermentazione malolattica in barriques.
AFFINAMENTO: barriques per almeno 14 mesi, bottiglia per circa18 mesi
DEGUSTAZIONE: Rosso violetto intenso, cupo, quasi violaceo. Al naso è speziato con note dolci di frutti di bosco, nel finale tabacco con un accenno di noce moscata. In bocca è avvolgente, pieno, con tannini grassi ben bilanciati all'alcol, bacche rosse mature e un persistente lunghissimo finale di cipria e composta di prugne.
ABBINAMENTI: Si accompagna a tutte le carni in genere ed ai formaggi
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 18°- 19° C
TREBBIANO
E' un vino molto importante per l'azienda. E' considerata una scommessa, quella di fare un grande vino bianco a Capezzana con il vitigno Trebbiano. Una avventura iniziata nel 2000. Una attenta selezione massale, una potatura corta, una vendemmia verde fatta con mano decisa, una vendemmia senza fretta, è l'ultima uva ad entrare in cantina, tutto concorre a fare di questo Trebbiano una piacevole sorpresa. I 15 mesi di tonneaux con batonage danno ulteriore eleganza a questa scommessa vinta! La produzione molto contenuta si attesta intorno alle seimila bottiglie.
VARIETA': Trebbiano (selezione massale aziendale)
VENDEMMIA: Metà di ottobre
VINIFICAZIONE: La fermentazione alcolica della durata di 10 giorni circa è svolta in vasche di acciaio alla temperatura di 18°; la fermentazione malolattica è svolta in tonneaux di rovere francese
AFFINAMENTO: barriques per 15 mesi, bottiglia per oltre 12 mesi
DEGUSTAZIONE: Giallo paglierino con sfumature dorate. Al naso si avverte la mandorla, i fiori gialli di campo e la vaniglia. In bocca è intenso, armonico con tannini delicati. Retrogusto complesso e persistente.
ABBINAMENTI: Si accompagna alle carni bianche ed ai formaggi
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16° C
VINSANTO
Il Vinsanto è certamente l'orgoglio dell'azienda. Viene prodotto in circa 5000 bottiglie da 0.375 con uve Trebbiano per il 90 per cento e San Colombano per il restante 10 per cento. E' un vino di grande successo nazionale e internazionale. E' il fiore all'occhiello per Capezzana. Il Vinsanto rimane 5 mesi sulle stuoie ad appasssire in una grande sala che prende il nome di vinsantaia, costruita nel diciottesimo secolo, con le finestre che guardano a nord verso i monti dell'Appennino, le finestre vengono aperte quando ci sono le belle giornate cosicchè il vento fresco che scende dai monti entri e asciughi l'uva. Le finestre per contro vengono chiuse e si usa un pò di ventilazione artificiale quando c'è umidità nell'aria. A fine febbraio l'uva viene pressata e messa in caratelli da 100 litri per 5 anni. I caratelli non sono solo di rovere, ma anche di castagno con legno proveniente dal vicino monte di Montalbano e di ciliegio.
VARIETA': Trebbiano 90%; San Colombano 10%
VENDEMMIA: Primi di settembre
VINIFICAZIONE: Appassimento naturale delle uve fino a febbraio dell'anno successivo alla vendemmia. Vinificazione tradizionale in piccoli carati di castagno, ciliegio e rovere da 100 litri l'uno. I carati sono collocati sotto tetto e la fermentazione alcolica si svolge a freddo nei mesi invernali.
AFFINAMENTO: carati di castagno, ciliegio e rovere per 5 anni, bottiglia per almeno 3 mesi
DEGUSTAZIONE: Giallo dorato intenso. Al naso è molto complesso, fruttato, con note di frutta secca e candita di albicocca e scorze di arancia. Note floreali di fiori gialli. In bocca è complesso, dolce, morbido, opulento, con retrogusto fruttato persistente di frutta candita.
ABBINAMENTI: Si accompagna a tutti i dolci
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 16°-18° C
Capezzana
Gli ampi spazi, il lungo viale di cipressi, un silenzio interrotto dal cinguettio degli uccelli che annunciano la primavera e da un alito di vento che muove qua e là le foglie degli alberi, e ovunque il profumo dei fiori e dell'erba. Un contatto assoluto con la natura che sospinge a parlare sottovoce quasi a non voler turbare l'incanto degli altri suoni.