Nel distretto Belice-Carboj il carciofo è presente da lungo tempo: il successo della coltura e la sua diffusione avvenne successivamente alla costruzione della diga Arancio e la nascita dell’omonimo lago, che consentì di irrigare le superifici agricole all’intero territorio promuovendo non solo i vigneti, ma anche carciofi. Negli ultimi trent’anni la coltura ha subito un incremento delle superfici coltivate ed un miglioramento delle tecniche colturali.
Inoltre sono state introdotte nuove cultivar con lo scopo di diversificare la produzione, ampliare il calendario di raccolta e raggiungere nuovi mercati. Nel territorio del distretto del Belice-Carboj la coltivazione del carciofo interessa una superficie complessiva di circa 400 ettari, di cui il 60 per cento nel territorio di Menfi. Le varietà principalmente coltivate sono Tema 2000, Spinoso violetto di Palermo e Romanesco.
Il Tema 2000 è una cultivar che prende origine dalla fine degli anni Novanta da una mutazione genetica della varietà Terom e pertanto è a quest’ultima molto simile. La pianta presenta una taglia medio grande. Il colore delle foglie è verde chiaro lucente. Il capolino principale ha una forma ovoidale ed un colore violetto intenso con sfumature verdi sulle brattee esterne. La spinosità dei capolini è molto lieve, con spine lunghe 2-3 mm. La cultivar produce circa 8-10 capolini/pianta per il consumo fresco e 3-4 per l’utilizzazione conserviera. Il capolino principale pesa intorno ai 160-200 grammi, quelli secondari 130-160 circa. L’epoca di produzione è precoce con inizio novembre-dicembre.
Lo Spinoso violetto di Palermo è una pianta piccola con l’insersezione del capolino principale attorno ai 40 cm da terra. E’ una cultivar ovulante ed ha foglie verdi di dimensioni medie, spinescenti con elevata diversificazione nella forma delle foglie.
Il capolino principale è ovoidale, compatto e di medie dimensioni (8 cm. circa di diametro). Le brattee sono di colore verde con sfumature violacee, terminanti all’apice con una spina gialla. La produzione media di capolini per pianta è di 4-6 per il consumo fresco e di 2-3 per l’industria conserviera. La produzione inizia in novembre-dicembre. In relazione alla precocità dell’ambiente di coltivazione ed ha la durata di 4 mesi circa.
Il Romanesco è una cultivar di taglia medio grande. Il capolino principale ha il proprio punto d’inserzione ad una altezza da terra pari a cm. 50-70. Il portamento è espanso. Presenta foglie inermi di colore verde scuro, di grandi dimensioni e con media eterofilia. Il capolino principale è sferico, compatto, con caratteristico foro d’apice e di grandi dimensioni (diametro 9-10 cm). Le brattee sono violette, l’apice è arrotondato ed inciso.
La cultivar produce 8-10 capolini per il consumo fresco e 3-4 per l’utilizzazione conserviera. Il capolino principale pesa mediamente 300-350 grammi. L’epoca di maturazione è tardiva in quanto cultivar “primaverile”.
Il carciofo è da secoli considerato una pianta officinale, in quanto oltre alla fibra, vitamine B1, B2 e C, sali minerali, contiene composti fenolici che contribuiscono a ridurre il colesterolo, la linulina e la cinarina che ha un’azione efficace nelle lesioni renali ed epatiche, favorisce la secrezione biliare e la diuresi.
Azienda agricola Renzo Barbera
Via Imbornone, 5 – Menfi (AG)