Roberta come nasce Maso Martis?
Maso Martis è una cantina che non ha una storia lunghissima, noi abbiamo la fortuna di essere la prima generazione di questa cantina. I terreni sono stati acquistato negli anni Ottanta dai genitori di mio marito, noi eravamo solo ventenni, appena finita la scuola. Ci siamo sposati direttamente qua e avevamo già l’intenzione di prendere in mano questa azienda, e così è stato. L’idea è stata subito quella di fare spumante. I terreni sono stati bonificati e rimpiantati a Chardonnay e a Pinot nero, un po’ di Cabernet Sauvignon e un Moscato Rosa che si è aggiunto nel tempo. Negli stessi anni abbiamo ristrutturato questo piccolo maso, ne abbiamo fatto una abitazione, le cantine sono state collocate dove prima c’era la stalla. Noi abbiamo mantenuto la tradizione, questa casa è sempre stata chiamata la casa della vendemmia dove i contadini facevano il vino per i baroni e noi abbiamo ricavato una cantina abbastanza attrezzata con il minimo indispensabile. L’uva veniva a quell’epoca in gran parte venduta, ma una piccola parte decidemmo di dedicarla alla vinificazione. Le prime botti erano 4 da 50 hl, con l’intenzione di mettere a punto la linea di spumante, dopo mano a mano abbiamo aumentato la quantità e la qualità dei prodotti. Abbiamo iniziato questa esperienza facendo tutto a mano, come d’altronde facciamo adesso. Magari siamo un po’ più attrezzati, ma abbiamo fatto sempre tutto a piccoli passi.
Avete proprio iniziato da zero
Da zero. I nostri genitori sono sempre stati legati alla terra. I genitori di mio marito prima di acquistare questa terra avevano una azienda nel Veneto che hanno venduto dove coltivavano il vigneto ma dove non avevano mai vinificato. Diciamo che abbiamo realizzato anche un sogno loro. Sicuramente il papà di Antonio ha sempre avuto una gran passione per il vino.
E quindi quando siete arrivati in questa azienda avete rivisto tutto
Abbiamo reimpiantato tutto, c’erano dei vigneti, dei frutteti che sono stati completamente bonificati. Le viti sono state impiantate nell’86, all’inizio tutto a pergola trentina. Abbiamo attuato l’anno scorso una conversione di una parte del vigneto da chardonnay a pinot nero con allevamento a guyot. La prospettiva è quella di meccanizzare una parte del lavoro, la pergola trentina ha bisogno di tantissime ore di lavoro però è un allevamento particolarmente legato al territorio. La nostra è una prova, vedremo se riusciremo a fare qualità anche con il guyot.
I lavori in vigna sono sempre molto lunghi e ci vuole molta pazienza. Voi lavorate da soli in vigna?
C’è Antonio con due ragazzi che collaborano con lui.
Una azienda familiare in senso stretto.
Direi proprio di sì. Con queste dimensioni si riesce a gestire abbastanza bene. Un domani quando cresceranno le bottiglie in cantina, vedremo. Noi vinifichiamo la metà della produzione. L’altra metà la vendiamo.
Antonio, come nasce questo amore per la spumantizzazione, voi siete partiti da zero e potevate fare qualunque cosa
Certo, un po’ deriva dal fatto che questa zona è vocata per le uve per le basi spumante, perché abbiamo una altitudine e una esposizione del terreno che si presta, lo si capiva già anche perché sono delle zone dove si riforniscono già gli spumantisti più importanti della regione. E questo era un buon punto di partenza. Poi dopo il metodo classico perché rappresenta comunque per il Trentino il prodotto più importante e più prestigioso. Produrre un bel vino ha le sue difficoltà, ci vuole passione, ci vuole il terreno, bisogna aver piantato i vigneti giusti, eccetera, però produrre un bel metodo classico probabilmente è ancora più difficile, più costoso, ci vuole sicuramente molta più passione perché i frutti del lavoro si vedono dopo molti anni. Ed è anche più difficile la gestione della cantina perché nel metodo classico il fatto di mettere da parte le bottiglie comporta sempre dei rischi e dei bei problemi. Però la soddisfazione che si ha se si riesce a fare un buon prodotto penso sia veramente molto molto grande. C’è il fascino di questo prodotto, un po’ perché viene paragonato ai francesi e poi ci sono tante tante cosine che messe assieme fanno di questo prodotto il principe dei vini.
Antonio, tu hai grande cura della vigna e della cantina. Immagino che tu faccia una scelta accurata dei grappoli da vinificare.
Sì la scelta più importante la faccio in vigna, al momento della vendemmia, raccogliendo l’uva migliore. Ma noi, con i nostri 12 ettari, cerchiamo di avere una uva più bella possibile, poi vendendo anche una parte di queste uve riusciamo a fare una ulteriore selezione. Viene raccolta con grande cura, perché non venga rovinata e, soprattutto, viene vinificata nel più breve tempo possibile.
Nella vinificazione tu lavori l’uva intera
La vinificazione è molto tradizionale, cerchiamo di lavorare l’uva con il raspo in modo da fare meno pressione sull’acino. Nelle botti di acciaio facciamo una decantazione a freddo naturale, abbiamo una sorgente con acqua fredda in quel periodo a una temperatura di 6 o 7 gradi che serve per raffreddare le botti. Questa decantazione avviene nell’arco delle 24/36 ore, poi viene fatta una svinatura, la parte più limpida viene messa da parte e viene fatta fermentare il più velocemente possibile, mentre la parte più grossolana viene ovviamente messa da parte e utilizzata per tagli in piccole partite che vendiamo.
Hai detto di fare una vinificazione tradizionale, i lieviti sono naturali?
I lieviti aggiunti sono selezionati non abbiamo ancora avuto la possibilità di utilizzare enzimi nostri, ma cerchiamo di non utilizzare lieviti particolari per i sapori o per i profumi che in teoria dovrebbero rilasciare al vino, l’importante che portino a conclusione la fermentazione più regolare possibile in un tempo normale, 10-15 giorni.
Quindi scegli dei lieviti che non diano caratterizzazioni particolari
Sì, anche perché la scelta di fare metodo classico è stata fatta perché in questa collina di Trento lo Chardonnay e il Pinot Nero riescono a dare dei fruttati veramente molto particolari e molto apprezzabili e quindi non c’è bisogno sicuramente di nessun intervento esterno anzi sarebbe casomai un male. Le caratteristiche dei profumi sono molto spiccate per cui con i lieviti non si va proprio ad aggiungere niente.
Dopo la fermentazione il processo di lavorazione continua …
Sì, questi vini vengono nuovamente raffreddati, sempre con l’acqua, e mantenuti sui lieviti per qualche mese e vengono rimescolati di tanto in tanto. Si fa fino a gennaio. Noi facciamo Chardonnay e Pinot Nero separati per intervenire meno possibile sul colore, se vengono separati si riesce a fare un lavoro migliore. Dopo questi travasi e alcune filtrazioni, comunque abbastanza grossolane, vengono fatte le cuvée e i tagli per prepararsi al tiraggio che viene iniziato dal mese di marzo per poi finire nel mese di maggio.
Per la cuvée della Riserva si prendono naturalmente le basi migliore che ci sono in cantina e soprattutto c’è una percentuale elevata di Pinot Nero, noi abbiamo fatto questa scelta e usiamo il 70 per cento di Pinot Nero.
La Riserva viene mantenuta ferma per alcuni mesi
Sì, dopo questo tiraggio siamo di fronte al momento più importante di un metodo classico che è il principio della rifermentazione che in questo caso deve essere abbastanza veloce e soprattutto deve andare a termine, per cui questi lieviti che vengono aggiunti devono riuscire a consumare lo zucchero che è stato aggiunto, e questo è fondamentale, e poi è fondamentale il tempo di permanenza sui lieviti che può variare da un minimo di 4 mesi del Brut, a più anni per la Riserva. Noi siamo una cantina giovane per cui non riusciamo ancora da avere delle partite molto vecchie, però facciamo già i 4 anni di invecchiamento sulla Riserva e comunque abbiamo messo da parte qualche piccola partita di bottiglie per uscire poi con un prodotto con un invecchiamento maggiore.
Hai anche uno splendido rosè …
Sì la partenza nei primi anni è stata quella di introdurre una Riserva e un Brut classico e poi nel corso degli anni abbiamo voluto aggiungere un’altra etichetta, un rosè, pochissime bottiglie, perché sono 3.000 bottiglie, che sono veramente poche, però ho cercato di dargli delle caratteristiche particolari e soprattutto ben definite, abbiamo voluto puntare sui profumi con note molto floreali, ma soprattutto sulla freschezza in bocca. Un prodotto molto molto piacevole. Ha un invecchiamento minore della Riserva, per una scelta ben definita, e abbiamo voluto dargli un colore piuttosto deciso. Questo lo si riscontra anche nella Riserva. Nei nostri prodotti l’impronta è quella di un prodotto deciso senza mezzi termini.
Voi fate vinificate anche vini fermi
Sì in parte lo facciamo. Siamo partiti con il metodo classico, poi sono state aggiunte alcune etichette di vini fermi. Questo perché ci facilitava anche il discorso della commercializzazione. Non sono stati fatti dei vini banali, abbiamo sempre cercato la qualità avendo un filo conduttore che riportasse allo stile delle bottiglie di metodo classico. I profumi e i sapori in bocca li accomunano pur essendo prodotti molto diversi.
Lo stile della casa si riconosce
Direi di sì, si riconosce abbastanza.
Sai già progettando il futuro
Sì la scelta è di puntare sul metodo classico, per cui si cercherà di fare di aumentare un pochino le bottiglie di metodo classico più che di vini fermi, mantenendo la qualità che abbiamo tuttora, anzi cercando di migliorarla ancora. Poi speriamo di riuscire a proporci sul mercato con una etichetta o due con un invecchiamento maggiore, anche se è un po’ una scommessa. E’ una scelta importante per l’azienda anche a livello di immagine. Ha sempre un certo fascino dire “ ho bevuto una bottiglia di 10 anni” già gli dai una importanza, anche se poi non sempre un invecchiamento così lungo può dare il massimo. Bisogna cercare il giusto equilibrio e comunque non vogliamo che diventi un prodotto diverso, deve essere sempre il metodo classico di Maso Martis, non vogliamo snaturare il prodotto. Anche perché noi abbiamo puntato sempre anche sulla potenza di questi vini che sono molto ricchi, hanno una struttura veramente notevole, sono caratterizzati anche da una colorazione importante. Noi non interveniamo molto in fase di lavorazione. Se partiamo da un’uva matura, da un’uva di qualità di collina è un’uva che ha il suo bel giallo non dico dorato, ma una colorazione importante. Sarebbe poi assurdo intervenire in cantina.
Maso Martis
Azienda agricola di Antonio Stelzer
Via dell’Albera, 52 • MARTIGNANO (Trento)
Tel. 0039.0461.821057 •
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– www.masomartis.it
LA PRODUZIONE
VINI SPUMANTE
Maso Martis Rosé
È un prodotto di classe dal colore rosa antico ramato, con profumi di piccoli frutti di bosco, ribes e fragoline delicati richiami di mandorla dolce, corposo e vellutato.
VITIGNO
Pinot Nero innestato su Kober 5BB - sesto di impianto m. 3.20 x 0.80 - a pergola trentina.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Si esegue una vendemmia a mano in piccole casse; segue immediatamente una pressatura soffice delle uve intere di Pinot Nero. Un mese dopo la fermentazione avviene la separazione dai lieviti. Conservato in tank d’acciaio, viene imbottigliato la primavera successiva con l’aggiunta di lieviti selezionati.
Dopo una permanenza sui lieviti per un periodo di 24 mesi viene eseguito il remuage manuale e quindi la sboccatura con successivo confezionamento.
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: rosa antico ramato
profumo: intenso, fruttato e leggermente di lievito
alcool: 12,50 % Vol.
acidità totale: 7.05 gr./lt.
zuccheri: 7.00 gr./lt.
estratto secco: 26 gr./lt.
perlage: bollicine sottili, molto persistenti.
A TAVOLA
Per un aperitivo fresco e spumeggiante per le occasioni di piacevoli incontri, per un brindisi tra amici.
Bene anche con i piatti a base di pesce.
Servire fresco (8-10°C.)
PRODUZIONE
non supera 8.000 kg/ha
Maso Martis Brut
L’esposizione soleggiata e ventilata in maniera ottimale e un terreno di medio impasto poco fertile conferiscono a questo vino spumante corpo e profumi intensi.
VITIGNO
Chardonnay C.L. 130 e Pinot Nero innestati
su Kober 5BB - sesto di impianto m. 3.20 x 0.80 -
a pergola trentina.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato -
Irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Si esegue una vendemmia a mano in piccole casse; segue immediatamente una pressatura soffice delle uve intere di Chardonnay e di Pinot Nero separatamente. Dopo la fermentazione avviene la separazione dai lieviti ed il taglio tra Chardonnay e Pinot Nero
rispettivamente nella misura del 70 % e 30 %.
Conservato in tank d’acciaio, viene imbottigliato la primavera successiva con l’aggiunta di lieviti selezionati.
Dopo una permanenza sui lieviti per un periodo minimo di 24 mesi viene eseguito il remuage manuale e quindi la sboccatura con successivo confezionamento.
Responsabili tecnici :
Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: paglierino scarico
profumo: intenso, leggermente di lievito
alcool: 12,40 % Vol.
acidità totale: 7.05 gr./lt.
zuccheri: 9.00 gr./lt.
estratto secco: 24 gr./lt.
perlage: bollicine sottili, molto persistenti.
A TAVOLA
Antipasti a base di pesce o di verdure; primi piatti e risotti; pesce a piacere. Per tutte le occasioni.
Servire fresco (8-10°C.)
PRODUZIONE
non supera 10.000 kg/ha
Maso Martis Riserva
Un capolavoro enologico da uve selezionate, più ricche del vitigno Pinot Nero che ha trovato a Maso Martis il terreno ottimale per la messa a dimora, maturato sui lieviti per quattro anni in modo da esaltarne corpo e profumi.
VITIGNO
Chardonnay C.L. 130 e Pinot Nero innestati su Kober 5BB - sesto di impianto m. 3.20 x 0.80 - a pergola trentina.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Si esegue una vendemmia a mano in piccole casse; segue immediatamente una pressatura soffice delle uve intere di Chardonnay e di Pinot Nero separatamente. Dopo la fermentazione avviene la separazione dai lieviti ed il taglio tra Chardonnay e Pinot Nero rispettivamente nella misura del 30% e del 70%. Conservato parte in tank d’acciaio, parte in barriques, viene imbottigliato la primavera successiva con l’aggiunta di lieviti selezionati. Dopo una permanenza sui lieviti per un periodo di almeno 36 mesi viene eseguito il remuage manuale e quindi la sboccatura con successivo confezionamento.
Responsabili tecnici:
Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: paglierino
profumo: intenso, con una nota vanigliata
alcool: 12,50 % Vol.
acidità totale: 7.13 gr./lt.
zuccheri: 6.00 gr./lt.
estratto secco: 25 gr./lt.
perlage: bollicine sottili, molto persistenti.
A TAVOLA
Ottimo a tutto pasto, indispensabile nelle occasioni speciali si sposa bene con le crudità marine e
con i menù a base di pesce.
Servire fresco (8-10°C.)
PRODUZIONE
circa 9.000 kg/ha
Maso Martis Demi-Sec
Dalla vinificazione di uve Chardonnay e Pinot Nero raccolte nei vigneti di MASO MARTIS, si ottiene questo brillante e vivace Talento METODO CLASSICO. Ricco di note floreali ricorda la fragranza e la freschezza delle uve d’origine. Dal colore giallo paglierino scarico, corposo e vellutato, esalta il momento del dessert.
VITIGNO
Chardonnay C.L. 130 e Pinot Nero innestati su Kober 5BB - sesto di impianto m. 3.20 x 0.80 - a pergola trentina.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Si esegue una vendemmia a mano in piccole casse; segue immediatamente una pressatura soffice delle uve intere di Chardonnay e di Pinot Nero separatamente. Dopo la fermentazione avviene la separazione dai lieviti ed il taglio tra Chardonnay e Pinot Nero rispettivamente nella misura del 70 % e 30 %. Conservato in tank d'acciaio, viene imbottigliato la primavera successiva con l'aggiunta di lieviti selezionati.
Dopo una permanenza sui lieviti per un periodo minimo di 24 mesi viene eseguito il remuage manuale e quindi la sboccatura con successivo confezionamento. Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: paglierino scarico
profumo: floreale piacevolmente fruttato
alcool: 12,40 % Vol.
acidità totale: 7.05 gr./lt.
zuccheri: 39 gr./lt.
estratto secco: 24 gr./lt.
perlage: bollicine sottili, molto persistenti.
A TAVOLA
Piccola pasticceria, dolci a pasta lievitata o dolci secchi. Servire fresco (8-10°C.)
PRODUZIONE
Produzione pro anno: 2.000 bottiglie circa
Prima annata di produzione vendemmia 2002 sboccatura 2005
VINI FERMI BIANCHI
Chardonnay
Vino dalla spiccata personalità, ricca di umori e profumi, frutto di una minuziosa selezione
e di una attenta lavorazione.
VITIGNO
Chardonnay C. L. 130 innestato su Kober 5BB - sesto di impianto m. 3.20 x 0.80 - a pergola trentina.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Si esegue una vendemmia a mano in piccole casse, segue immediatamente una pressatura soffice delle uve intere. Inizia una fermentazione controllata a 18°-20° C con lieviti selezionati. Successivamente avviene la separazione dai propri lieviti.
Conservato in tank di acciaio, viene imbottigliato la primavera successiva.
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: giallo paglierino con riflessi verdolini
profumo: fruttato e floreale
alcool: 12,90 % vol.
acidità totale: 6.00 gr./lt.
zuccheri: tracce
estratto secco: 24 gr./lt.
A TAVOLA
Ottimo come aperitivo, si accompagna bene
con i menù a base di pesce o di carni bianche.
Servire fresco (10-12°C.)
PRODUZIONE
non supera 10.000 kg/ha
Chardonnay L’Incanto
Frutto di una minuziosa selezione e di una attenta lavorazione, è un vino ricco di umori e profumi, accentuati dall’affinamento in barriques.
VITIGNO
Chardonnay C. L. 130 innestato su Kober 5BB - sesto di impianto m. 3.20 x 0.80 -
a pergola trentina.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Si esegue una vendemmia a mano in piccole casse, segue immediatamente una pressatura soffice
delle uve intere. Inizia una fermentazione in barriques con lieviti selezionati.
L’affinamento in legno sui lieviti dura circa un anno con ripetuti batonage.
Dopo l’assemblaggio e l’imbottigliamento segue un affinamento in bottiglia per circa 6 mesi
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: giallo paglierino carico
profumo: frutta esotica matura, spezie
alcool: 14,00 % vol.
acidità totale: 5.50 gr./lt.
zuccheri: tracce
estratto secco: 25 gr./lt.
A TAVOLA
Ottimo come aperitivo o a tutto pasto
con piatti a base di pesce o di carni bianche.
Servire abbastanza fresco (12-14°C.)
PRODUZIONE
non supera 9.000 kg/ha
VINI FERMI ROSSI
Rosso Maso Martis
Il rosso di Maso Martis è un vino fresco e giovane da consumare già dalla primavera successiva alla vendemmia. Si presenta rosso rubino intenso e con il suo bouquet fruttato è ideale per accompagnare ogni pasto. Un vino fresco e giovane da consumare già dalla primavera successiva alla vendemmia.
VITIGNO
Cabernet Sauvignon allevato a cordone speronato.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica - inerbimento controllato.
VINIFICAZIONE
Vendemmia a mano e pigiadiraspatura. Fermentazione controllata sulle bucce e stoccaggio in tank d’acciaio fino all’imbottigliamento.
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: rosso rubino brillante
profumo: fruttato, floreale
alcool: 12,50 % Vol.
acidità totale: 5.50 gr./lt.
zuccheri: tracce
estratto secco: 25 gr./lt.
A TAVOLA
Vino da tutto pasto,
si sposa bene con tutti i primi piatti
e con i secondi non troppo impegnativi.
Temperatura di servizio: 18-20°C.
PRODUZIONE
circa 8.000 kg/ha
Pinot Nero
Vino dalla spiccata personalità, lavorato con particolare cura secondo i più tradizionali canoni della vinificazione in rosso.
VITIGNO
Pinot nero innestato su SO4 - sesto di impianto m. 3.00 x 0.70 - a pergola trentina.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia - diradamento dei grappoli.
VINIFICAZIONE
Vendemmia a mano in piccole casse, e immediatamente pigiadiraspatura.
Fermentazione controllata, con lieviti selezionati, a 28-32°C in tank d’acciaio. A fine fermentazione, separazione dalle vinacce e affinamento in barriques fino all’imbottigliamento.
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: rosso rubino
profumo: gradevole, caratteristico, piccola frutta di bosco
alcool: 13,50 % Vol.
acidità totale: 5.50 gr./lt.
zuccheri: tracce
estratto secco: 30 gr./lt.
A TAVOLA
Minestre di verdure con cotenna, pasta e fagioli, ”tonco del pontesel”, stinco al forno, grigliate miste di carne, formaggi saporiti.
Temperatura di servizio: 18-20°C.
PRODUZIONE
circa 6.000 kg/ha
Cabernet Sauvignon
Un Cabernet ottenuto dalla migliore selezione di uve coltivate in una piccola particella di Maso Martis. La limitata quantità di prodotto maturato in condizioni ottimali, conferisce al vino struttura e profumo, accentuati dall’affinamento in legno.
VITIGNO
Cabernet Sauvignon innestato su SO4 - sesto di impianto m. 2.50 x 0.70 - allevato a cordone speronato.
COLTIVAZIONE
Poche gemme per pianta – concimazione organica - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Vendemmia a mano in piccole casse, e immediatamente pigiadiraspatura.
Fermentazione controllata, con lieviti selezionati, a 28-32°C in tank d’acciaio.
A fine fermentazione, separazione dalle vinacce e affinamento in barriques per 24 mesi.
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: rosso rubino carico
profumo: frutti di sottobosco e note speziate
alcool: 13,00 % Vol.
acidità totale: 5.50 gr./lt.
zuccheri: tracce
estratto secco: 30 gr./lt.
A TAVOLA
Da accostare ad arrosti e selvaggina,
grigliate miste, cotechino, formaggi a pasta dura.
Temperatura di servizio: 18-20°C.
PRODUZIONE
circa 6.000 kg/ha
VINI DA DESSERT
Chardonnay Sole d’Autunno Passito
Le uve appassite sui graticci vengono ammostate sul finire dell’autunno e fermentate in carati di rovere. Ne risulta un vino dal colore caldo e dorato, dolce, particolarmente aromatico, dal corpo pieno e avvolgente.
VITIGNO
Chardonnay C.L. 130 innestato SO4 - sesto di impianto m. 3.20 x 0.80 - a pergola trentina e cordone speronato.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica a turno biennale - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia - diradamento dei grappoli.
VINIFICAZIONE
Si esegue una vendemmia a mano in piccole cassette da appassimento da 5 kg, con un’accurata selezione dei grappoli. Le cassettine vengono poste in una stanza fresca e ventilata dove l’uva rimane ad appassire per alcuni mesi; segue una pressatura e la fermentazione controllata a 18°-20°C, parte in barriques e parte in acciaio. Dopo un periodo variabile di 6-8 mesi di affinamento, viene assemblato e imbottigliato.
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: giallo dorato carico
profumo: frutta matura, spezie
alcool: 13,80 % Vol.
acidità totale: 6.00 gr./lt.
zuccheri: 120 gr./lt.
estratto secco: 38 gr./lt.
A TAVOLA
Si gusta a fine pasto con formaggi saporiti. Ottimo anche come vino da dessert con dolci secchi. Servire fresco (10°-12°C).
Moscato Rosa
Pochi vitigni hanno caratteristiche così spiccate come il Moscato Rosa. Dalle sue uve nascono vini aromatici dalla forte, inconfondibile personalità.
VITIGNO
Moscato Rosa innestato su SO4 allevato a cordone speronato.
COLTIVAZIONE
Potatura corta - concimazione organica - inerbimento controllato - irrigazione di soccorso a goccia.
VINIFICAZIONE
Vendemmia a mano in piccole casse ed immediatamente pigiadiraspatura. Fermentazione controllata sulle bucce e stoccaggio in tank d’acciaio fino all’imbottigliamento.
Responsabili tecnici: Antonio Stelzer, enot. Matteo Ferrari.
CARATTERISTICHE
colore: rosa granato
profumo: petali di rosa, spezie
alcool: 13.80 % Vol.
acidità totale: 6.00 gr./lt.
zuccheri: 110 gr./lt.
estratto secco: 35 gr./lt.
A TAVOLA
Classico vino da meditazione: si può accompagnare dolci secchi.
Temperatura di servizio: 10-12°C.
PRODUZIONE
circa 3.000 kg/ha