Si tratta di una società consortile, che è nata a Verona, territorio di inserimento della Valpolicella, il 10 giugno 2009, che ha come obiettivo quello di difendere, promuovere, valorizzare il prodotto Amarone di qualità.
Le parole del Presidente Sandro Boscaini, dell’azienda Masi, evidenziano con chiarezza gli obiettivi della Associazione e le regole che questa si è fissata per il raggiungimento degli stessi.
Quale obiettivi si pone l’Associazione?
Vogliamo mantenere non un Amarone all’antica, che non è nel nostro stile, che non è quello che il mercato vuole oggi, ma vogliamo mantenere un Amarone che abbia forti i valori antichi, un vino moderno dal cuore antico, questo è quello che noi vogliamo fare attraverso un Regolamento di autodisciplina e attraverso una autoselezione di Famiglie, perché siamo convinti che solo la Famiglia riesca a mantenere intatto questo patrimonio e viva un’arte antica quale è quella che i nostri padri hanno tramandato per produrre questo vino che indubbiamente è unico e particolare.
Che cosa sta succedendo nell’Amarone, quale è lo scenario?
Partiamo da un punto: l’aumento di ettari vitati. Il vigneto in Italia si è rinnovato e si è ampliato, forse la Valpolicella è ancora l’unica zona italiana che continua ad impiantare, aumento di ettari a seguito di un fortunato momento per la Valpolicella dovuto in particolare all’Amarone come prodotto in se, ma anche come fattore di traino degli altri vini come Valpolicella Classico, Valpolicella Classico Superiore e gli altri. Tutto questo ha portato al raddoppio della produzione. Per l’Amarone preoccupa questo costante aumento della produzione. Alcuni dati: nel 2011 ci saranno sul mercato, perché sono già prodotti, sono già nelle cantine in fase di appassimento, come dettato dal disciplinare, 15 milioni di bottiglie rispetto agli 8 milioni, 8 milioni e mezzo che è l’attuale assorbimento del mercato.
Cosa significa questo?
Che questa situazione è indicativa di un fenomeno Amarone non governato! Per governarlo occorre chiarezza su quello che si vuole che l’Amarone sia come prodotto in sè e sia come prodotto bandiera del territorio. Se vogliamo che rimanga un prodotto bandiera, con il suo fascino, come ho detto prima, di vino moderno ma dal cuore antico dobbiamo essere rigorosi e selettivi nella qualità totale.
Cosa vuol dire qualità totale?
Non solo il territorio, il prodotto, ma anche la sua distribuzione, il modo come lo presentiamo nel mercato ai consumatori e agli estimatori. Già oggi l’Amarone di largo consumo purtroppo supera il mercato, in numero di bottiglie, dell’Amarone di pregio.
Quali sono i rischi?
Se non si adottano al più presto i giusti rimedi in questa situazione l’Amarone rischia la perdita dell’identità, si rischia la banalizzazione qualitativa, l’appiattimento delle caratteristiche identitarie di un prodotto che deve essere ricondotto ad un territorio ben preciso e vocato. L’Amarone del resto è secondo me il vino di territorio per eccellenza, perché nell’Amarone non c’è solo, come in tutti gli altri vini di territorio una terra e un clima, ma c’è di più che negli altri vini una cultura ancestrale secolare, una cultura del fare e del far bene, una cultura di rispetto della viticoltura nella unica e originale fase del processo di appassimento delle uve, oltre che poi una cultura specifica nel modo di procedere in cantina nell’invecchiamento. E non è in questo modo a rischio solo l’Amarone, ma purtroppo anche altri importanti vini italiani che stretti oggi nella morsa della crisi vedono una prospettiva nella scappatoia più semplice che è quella del prezzo. E lo fanno a volte allargando le maglie tecniche del disciplinare per diventare più internazionalmente apprezzati. Tutto questo è lontano da noi e secondo noi deve essere lontano da un vino come l’Amarone. L’Amarone è un vino unico, è un vino italiano, deve poter parlare la lingua di Dante Alighieri, deve essere un vino che parla l’italiano e deve essere capito per la sua autenticità italiana, per la sua autenticità veneta e veronese.
Noi dobbiamo difendere un prodotto, diciamolo, non di nicchia stretta, ma un prodotto sicuramente unico. Per noi della Valpolicella il problema è ancora più grave, perché perdendo l’Amarone, andiamo a perdere un equilibrio che solo la Valpolicella ha, una strategia di marketing dataci dalla natura, lasciatemi dire così, che ha segmentato naturalmente il mercato creando una piramide di cui non c’è …nessuna altra area di produzione che può vantare la presenza alla base di un Valpolicella da bere tutti i giorni, poi si va a un Valpolicella Classico Superiore, poi si va a un Valpolicella Ripasso, che come sapete è fatto attraverso una originale e unico sistema di rifermentazione del Valpolicella sulle vinacce dell’Amarone, per poi arrivare alla piramide dove c’è l’Amarone e se vogliamo c’è anche l’espressione dolce dell’Amarone, o il papà dell’Amarone se volete, il Recioto della Valpolicella. E’ chiaro che se schiacciamo la piramide creiamo un grande parallelepipedo indifferenziato e non c’è più il faro del richiamo dell’Amarone per trainare anche gli altri prodotti sotto l’unica bandiera che è quella della Valpolicella.
E in questo scenario che nasce l’Associazione
La nascita delle famiglie dell’Amarone d’Arte, e mi soffermo su questo discorso, famiglie e arte che diciamo incoronano l’Amarone, 10 aziende costituenti che rappresentano buona parte di quei produttori che hanno fatto conoscere internazionalmente l’Amarone. Il discrimine, tra di noi e gli altri che entreranno in futuro in questo gruppo avendone i requisiti, non è territoriale, ma ideologico, rispetto al modo di intendere la produzione della Amarone e la commercializzazione della Amarone. E’ una alleanza aperta, altri produttori del territorio ce ne sono, parecchi altri che conservano un patrimonio di conoscenza, di saper fare, dell’Amarone sono i benvenuti tra di noi.
Quali sono i valori che intendete preservare?
L’esclusività, l’Amarone deve essere considerato un vino nobile perché lo è, la storia ce lo ha dato come tale, prezioso e, pertanto inevitabilmente anche costoso. La riconoscibilità, l’Amarone quando è fatto per essere Amarone è riconoscibile al naso, al palato e vorrei dire al colore rispetto a qualunque altro vino. La territorialità, l’Amarone si produce solo in una area delle colline di Verona ed è influenzato in maniera totale da due fattori, le uve che sono uve autoctone che già la saggezza antica riconosceva essere talmente innamorate della terra di Verona che se impiantate fuori di questa zona la vite, le piante non davano frutto, per dire quanto l’autoctonia sia antica per questo vino, e un microclima particolare di cui godono le colline veronesi per la vicinanza del lago di Garda e per la protezione che a nord gli assicurano i monti, per cui sia in fase vegetativa che durante il delicato periodo di appassimento queste uve godono di questo clima particolare. La territorialità dicevo è molto molto ben profilata. Intendiamo proteggere la sua identità, intendiamo proteggere il prestigio internazionale che è stato acquisito anche grazie allo sforzo di queste famiglie e di altre che l’hanno presentato nel mondo, in particolare negli ultimi 20-25 anni, fin a farlo diventare un prodotto di alta classe italiano nel campo dei vini più di moda di questo tempo …questi sono i valori che intendiamo preservare ponendoci degli obiettivi, appunto quello di difendere e valorizzare il vero Amarone attraverso l’adozione volontaria di un protocollo di produzione, di conservazione e di commercializzazione, protocolli che del resto sono spontaneamente rispettati dalle nostre famiglie, non abbiamo fatto fatica, non abbiamo dovuto metterci lì e studiare i disciplinari ci siamo semplicemente guardati negli occhi.
Estratto dal Regolamento Consortile “Le Famiglie dell’Amarone d’Arte”
Requisiti soggettivi
I soci consorziati devono possedere i seguenti requisiti soggettivi:
1. essere piccole e medie aziende
2. ciascuna azienda associata deve essere guidata dal nucleo familiare
3. i soci devono svolgere anche attività di viticoltura, devono avere una storia di produzione del vino “Amarone” di almeno 15 anni e il vino “Amarone” deve costituire un interesse primario il cui fatturato deve rappresentare una percentuale significativa sul fatturato totale dell’azienda
4. la commercializzazione del vino “Amarone” deve raggiungere un minimo quantitativo di n. 20.000 bottiglie/anno
5. il vino “Amarone” di ogni singolo associato deve essere presente e commercializzato in almeno 5 paesi oltre all’Italia.
Disciplinare del prodotto consortile
I soci consorziati si obbligano a rispettare il seguente disciplinare nella produzione del vino “Amarone”:
1. l’immissione sul mercato deve avvenire dopo almeno 30 mesi a decorrere dal 1° dicembre della annata di produzione, e comunque 6 mesi dopo la data stabilita dal disciplinare di produzione
2. il grado alcolico dell’ “Amarone” deve essere di almeno 15%
3. l’estratto secco deve essere minimo pari a 30 grammi/litro
4. prezzi “ex cellar” minimi saranno correlati agli alti costi conseguenti a una viticoltura di qualità, alla pratica rigorosa di selezione e all’impegnativo processo di appassimento, vinificazione e maturazione in legno
5. in caso di condizioni climatiche particolarmente sfavorevoli tali da compromettere la produzione del vino “Amarone” e tali da non garantire una buona qualità del medesimo i soci consorziati potranno con decisione unanime: a) ridurre la percentualmente la cernita; b) rinunciare alla produzione dell’annata del vino “Amarone” per mantenere inalterata la qualità del prodotto e la sua rinomanza a livello internazionale.
Le Famiglie dell’Amarone d’Arte
Allegrini
Da generazioni la Famiglia Allegrini vive a Fumane, nel cuore della Valpolicella Classica, meritandosi la fama di “protagonista” della storia enologica di questo territorio. L’attenzione alla viticoltura e le scelte agronomiche, compiute nel corso del tempo, hanno ispirato il dialogo tra tradizione e modernità, tratto distintivo della filosofia aziendale conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. I poderi di famiglia, estesi per oltre 100 ettari, sono infatti il punto di forza di Allegrini; proprio lo straordinario patrimonio viticolo, unito alla forte spinta imprenditoriale, hanno reso possibile l’avverarsi di significative intuizioni: la valorizzazione della Corvina in purezza, il miglioramento dei metodi di appassimento, decisivi nella cultura dell’Amarone, l’introduzione di un nuovo stile di Ripasso.
A partire dagli anni 70, Allegrini ha introdotto, con forza e passione, il concetto di “Cru”: oggi la Grola, Palazzo della Torre, unico vino italiano per 5 anni consecutivi nel Top 100 di Wine Spectator, la Poja, Villa Giona, rappresentano gli ambasciatori della Valpolicella nel mondo.
Superficie vitata per Amarone: 31,41
Vini:
Valpolicella Classico
Palazzo della Torre Veronese IGT
La Grola Veronese IGT
La Poja Corvina Veronese IGT
Amarone della Valpolicella
Recioto della Valpolicella
Sede:
Via Giare, 9/11 – 37022 Fumane (VR)
Tel. +39 045 6832011
www.allegrini.it
Brigaldara
Tenuta “La Brigaldara” si trova leggermente appartata rispetto al paese di San Floriano, a pochi passi da Marano, su un colle che forma un “poggiolo naturale” sulla valle. Il nome Brigaldara compare per la prima volta in un atto notarile del 1260 e con questo nome nei secoli si è identificato una villa e il gruppo di rustici che la circondano.
La famiglia Cesari acquistò la villa e il fondo nel 1929, allora la coltivazione della vite e dell’olivo erano frammiste a frutteti e cereali, poi negli anni 60 e 70, con la fine delle mezzadrie, ci fu l’ultima riconversione con le culture specializzate di vite e olivo. Dal 1979 si inizia a vinificare, prima l’uva veniva venduta, e l’azienda si sviluppò con l’acquisizione di 4 ettari confinanti in comune di Marano nel 1990 e di 4 ettari in comune di Grezzana nel 1991. In seguito furono affittati diversi terreni: 5 ettari a Fumane nel 1995 e il grande terreno di Case Vecie 70 ettari, parte in affitto e parte in proprietà dove negli anni furono piantati 9 ettari di vigneto ad una altitudine di 450 metri sul mare. Infine Marcellise nella zona ad est di Verona con i suoi 20 ettari tutti vitati.
Superficie vitata: 40 ettari
Vini:
Amarone Case Vecie
Amarone Classico
Garganega Garda
Il Rosso Brigaldara
Il Vegro
Passito
Recioto Classico
Valpolicella Classico
Sede:
Via Brigaldara, 20 – 37020 – San Pietro in Cariano (VR)
Tel. +39 045 7701055
www.brigaldara.it
Masi Agricola SpA
La storia di Masi Agricola è la storia di una famiglia e dei suoi vigneti a Verona, nel Veneto. Il nome stesso deriva dal “Vaio dei Masi”, la piccola valle acquisita alla fine del XVIII secolo dalla famiglia Boscaini, tuttora proprietaria. L’azienda si è man mano allargata con acquisizioni successive nelle migliori aree storiche di produzione delle Venezie. Fin dal 1973 collabora con i Conti Serego Alighieri, discendenti del poeta Dante, proprietari della tenuta che, in Valpolicella Classica, può vantare la più lunga storia e tradizione; Masi sostiene anche l’affascinante progetto che unisce l’esperienza vitivinicola al ritorno simbolico della famiglia Alighieri in Toscana, nella tenuta Poderi del Bello Ovile. Convinta della validità tecnica e della unicità dei valori veneti in viticoltura ed enologia, la Masi ha recentemente esportato le uve e le tecniche tradizionali delle Venezie in Argentina, dove produce con il marchio Masi Tupungato vini in cui la natura argentina si sposa con lo stile veneto. Masi Agricola oggi, con i suo diversi brand, è una azienda internazionale, che esporta i suoi vini in 85 paesi del mondo.
Superficie vitata per Amarone: 225 ettari
Vini:
si suddividono in diversi brand, in relazione alle aziende agricole di origine: Masi, Serego Alighieri, Bossi Fedigotti, Masi Tupungato. Per Masi spiccano gli Amaroni Classici Costasera e Riserva di Costasera, i cru storici di Amarone e Recioto: Mazzano, Campalongo di Torbe e Mezz’anella e l’originale Osar (100% Oseleta)
Sede:
Via Monteleone – 37020 Gargagnago di Valpolicella (VR)
Tel. +39 045 6832511
www.masi.it
Agricola Musella
L’azienda agricola Musella è sita alle porte di Verona in un parco storico paesaggistico, la Tenuta Musella, fra i più integri e naturali del Veneto. Un rispettoso e attento recupero di una corte del ‘500 ha permesso di adibire l’antica scuderia a cantina e le abitazioni a B&B. I 30 ettari di vigne curati con passione e professionalità permettono di continuare la tradizionale produzione di vini prestigiosi quali Valpolicella Superiore e Amarone fatti invecchiare con cura in botti di rovere e nel rispetto dei processi naturali. Le fonti più antiche fanno risalire al 400 le prime notizie della famiglia dei conti Fuselli, probabilmente i primi proprietari della Tenuta, ma si dovrà aspettare fino alla seconda metà dell’800 per sapere della tradizione vitivinicola di quest’area, che fu iniziata dall’ispirato e appassionato duca Cesare Trezza di Musella; questi adottò sistemi allora all’avanguardia per l’impianto e la coltivazione dei vigneti e avviò, così quella che poi diventerà un’attività di fondamentale importanza per la Tenuta. Oggi l’azienda è condotta dai proprietari Emilio, Graziella e Maddalena Pasqua di Risceglie ed Enrico Raber, enologo. L’azienda agricola ha la sua cantina nella corte Ferrazzette, circondata da verdissimi prati bagnati dal torrente Fibbio, in quella che anticamente era adibita a scuderia del palazzo nobiliare della Tenuta. L’ampio fienile sopra l’antica scuderia è stato riservato all’appassimento delle uve, da cui si ottiene l’Amarone; tale procedimento avviene mediante una ben calcolata ventilazione naturale, che garantisce una sana conservazione delle uve.
Superficie vitata per Amarone: 25 ettari
Vini:
Valpolicella Superiore Vigne Nuove
Valpolicella Superiore Ripasso
Amarone doc
Amarone riserva
Recioto della Valpolicella
Monte del Drago IGT
Bianco del Drago IGT
Sede:
Via Ferrazzette, 2 – 37036 San Martino B.A. (VR)
Tel. +39 045 973385
www.musella.it
Soc. Agr. Nicolis Angelo e figli s.s.
Nicolis, produttore storico di Valpolicella e Amarone, è una società agricola a conduzione familiare. I figli che dirigono l’azienda oggi, Giuseppe come enologo, Giancarlo, come agronomo e Massimo, che si occupa di parte della commercializzazione, sono la garanzia della qualità e della grande passione e tradizione familiare. Fondata nel 1951 da Angelo e Natalia Nicolis, ha iniziato a imbottigliare sotto proprio nome dal 1978. I figli che con grande passione guidano oggi l’azienda producono i loro vini esclusivamente dai 33 ettari di terreno vitato di proprietà. Da vigneti situati in zona pedecollinare, dal loro terreno, profondo e fertile, si ottengono i vini classici di annata, mentre i vini da invecchiamento come i pregiati Amarone e Recioto nascono dagli appezzamenti situati in collina, con muri a secco, detti “marogne”, che sostengono le caratteristiche terrazze.
Superficie vitata per Amarone: 33 ettari
Vini:
Valpolicella doc Classico
Valpolicella doc Classico Superiore
Seccal Ripasso
Testal Rosso del Veronese IGT (vendemmia tardiva)
Amarone della Valpolicella Classico
Ambrosan Amarone della Valpolicella Classico
Sede:
Via Villa Girardi, 29 – 37029 San Pietro in Cariano (VR)
Tel. +39 045 7701261
www.vinicolis.com
Speri Viticoltori
La storia dell’azienda inizia nella seconda metà del 1800 nella Valpolicella Classica partendo da pochi ettari adiacenti all’abitazione della famiglia Speri. Nel corso degli anni l’azienda espande progressivamente le proprietà nelle zone a maggiore vocazione della Valpolicella Classica fino a arggiungere i 50 ettari di oggi: uno sviluppo controllato che garantisce sempre la gestione diretta della produzione, la continuità dello stile e l’eccellente qualità dei vini. La famiglia Speri oggi è composta da Carlo, Alberto, Giampaolo, Giampietro, Chiara e Luca.
Superficie vitata per Amarone: 35 ettari
Vini:
Valpolicella doc Classico
Valpolicella La Poverina (per mercato USA)
Valpolicella doc Classico Superiore Ripasso
Valpolicella doc Classico Superiore Sant’Urbano
Recioto La Roggia
Sede:
Via Fontana, 14 – 37029 Pedemonte (VR)
Tel. +39 0457701154
www.speri.com
Agricola F.lli Tedeschi
La famiglia Tedeschi ha una lunga tradizione nella viticoltura della Valpolicella, i primi documenti che ne attestano l’acquisto di vigneti risalgono al 1630. Nel 1824 Nicolò Tedeschi ampliò ulteriormente la proprietà che oggi, grazie anche al recente acquisto della Tenuta Maternigo, si estende per 41 ettari di vigneto. Conducono l’azienda i fratelli Antonietta, Sabrina e Riccardo insieme al padre Lorenzo e la cantina si trova nel cuore della Valpolicella Classica, nel comune di Pedemonte. Le uve impiantate sono solo ed esclusivamente quelle autoctone dell’area (Corvina, Corvinone, Rondinella e altri vitigni anche in via di estinzione) e i vini si caratterizzano per la loro forte territorialità e per la personalità elegante e armoniosa. La filosofia produttiva è dunque quella di produrre grandi vini della Valpolicella, non snaturati dall’utilizzo di vitigni internazionali o da eccessi di legno. L’invecchiamento avviene esclusivamente in botti di rovere di Slavonia di varie dimensioni dai 10 fino ai 50 ettolitri. Ne nascono così vini dal bouquet molto ricco di note di frutta e naturalmente destinati al lungo invecchiamento.
La produzione Tedeschi abbraccia tutte le tipologie della denominazione di origine Valpolicella, dai vini freschi e giovani a quelli più complessi e invecchiati in legno, dal Ripasso all’Amarone di Recioto. Il fiore all’occhiello dell’azienda è l’Amarone Monte Olmi, il cru aziendale prodotto con le uve dell’omonimo vigneto situato nel comune di Pedemonte e coltivato su splendidi terrazzamenti. La gamma dei prodotti comprende infine l’Amarone La Fabriseria – prodotto solo in annate eccellenti.
Superficie vitata per Amarone: 40 ettari
Vini:
La Fabriseria Amarone della Valpolicella Classico
La Fabriseria Valpolicella Sup
Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Classico
Capitel Fontana Recioto della Valpolicella
Amarone della Valpolicella Classico
Capitel San Rocco Valpolicella Superiore Ripasso
Capitel dei Nicalò Valpolicella Classico Superiore Leggero Appassimento
Sede:
Via G. Verdi, 4 – 37029 Pedemonte – San Pietro in Cariano (VR)
Tel. +39 045 7701487
www.tedeschiwines.com
Tenuta Sant’Antonio
Tenuta Sant’Antonio è una azienda agricola a conduzione familiare diretta dai quattro fratelli Armando, Tiziano, Massimo e Paolo Castagneti attuali proprietari con diverse responsabilità. Da sempre produttori di uva e conferitori alla cantina sociale, nel 1995 ci fu la svolta: i fratelli Castagneti acquistano nuovi terreni che aggiunti ai 20 ettari storici paterni portano i vigneti della Tenuta Sant’Antonio ad una estensione di 50 ettari. Successivamente decidono di diventare produttori del proprio vino, convinti fautori della scelta per la qualità e l’estrema professionalità. Oggi la proprietà denominata Monti Garbi si estende per circa 80 ettari sul crinale di una collina, a 300 metri sul livello del mare.
Superficie vitata per Amarone: 60 ettari
Vini:
Soave
Soave Superiore
Valpolicella
Valpolicella Superiore
Ripasso
Amarone
Amarone Riserva
Recioto della Valpolicella
Sede:
Via Cerini, 23 – Colognola ai Colli (VR)
Tel. +30 045 7650383
Tommasi Viticoltori
Tommasi Viticoltori è una azienda familiare fondata nel 1902. E’ situata a Pedemonte, nel cuore della storica Valpolicella classica. Si è consolidata nel corso degli anni e oggi si estende su 135 ettari di vigneti di proprietà nelle zone DOC della provincia di Verona, di cui 95 nella Valpolicella Classica. Tommasi Viticoltori è attualmente diretta dalla quarta generazione della famiglia sempre spinta dalla medesima passione per il vino e il territorio. I vini Tommasi raccontano la storia di una famiglia che ha fatto della qualità un dovere morale.
Superficie vitata per Amarone: 40 ettari
Vini:
Amarone della Valpolicella Classico
Ripasso Valpolicella Classico Superiore
Rafael Valpolicella Classico Superiore
Fiorato Recioto della Valpolicella Classico
Sede:
Via Ronchetto, 2 – 37029 Pedemonte (VR)
Tel. +39 045 7701266
www.tommasiwine.it
Zenato Azienda Vitivinicola
L’azienda Zenato nasce nel 1960 per opera di Sergio Zenato con la moglie Carla nella zona di Lugana a Peschiera del Garda. Oggi portano avanti l’azienda i figli, Alberto e Nadia, che hanno consolidato e ampliato la risonanza del progetto.
Nel corso degli anni Zenato ha poi esteso il proprio orizzonte e il proprio interesse verso un altro peculiare spazio del panorama vinicolo italiano, la Valpolicella Classica dove sono stati realizzati progetti importanti di nuovi vigneti e di valorizzazione di quelli esistenti. In questa area, nel comune di Sant’Ambrogio, la famiglia Zenato possiede 30 ettari che ospitano le varietà tipiche della Valpolicella: Corvina e Rondinella.
L’azienda ha comunque il suo cuore antico sul lago di Garda dove si trova la tenuta S.Cristina. E’ qui che si trova il ventennale Vigneto Massoni, il più antico di proprietà della famiglia, dalle cui uve nasce il Lugana Santa Cristina e, dopo un’accurata selezione, il Lugana Riserva Sergio Zenato.
Superficie vitata per Amarone: 29,57 ettari
Vini:
Amarone classico e riserva
Valpolicella Ripasso
Valpolicella Superiore
Valpolicella Classico Superiore
Crecasso Corvina Veronese
Lugana e Lugana Riserva
Cormi Merlot – Corvina Veneto
Rigoletto Passito di Lugana
Sede:
Via San Benedetto, 8 – Peschiera del Garda (VR)
Tel. +39 045 7550300
www.zenato.it